L’artista trentino, da venti anni sulla scena con innumerevoli e spettacolari creazioni alle spalle ha ricreato sul Buffaure, area escursionistica raggiungibile da Pozza di Fassa in telecabina, un’aquila gigante in legno utilizzando tavole di larice intagliate.
Il risultato? Un rapace con un’apertura alare di 12 metri per due metri e mezzo di altezza. La scultura, per le cui ali piumate ci sono volute circa 220 tavole, è collocata accanto al rifugio Baita Cuz in posizione strategica.
Da ogni angolazione, infatti, si presta a scatti suggestivi e panoramici. Da sotto si staglia nel cielo blu, mentre ruotandoci intono la si può immortalare vista Catinaccio o Catena del Monzoni. Lo spettatore, posizionandosi accando ai suoi artigli, può inoltre simulare di esserne rapito.
Un progetto originale, in pieno stile di Avancini, che nella sua lunga carriera ha dato vita a creazioni sempre molto particolari e alternative, sia con il ferro che con il legno. “Ci sono voluti circa venti giorni per quest’opera – racconta – e le mie giornate sono state scandite dai tempi della natura, con sveglia all’alba, già in quota, e lavoro fino al tramonto, intrattenuto dagli animali selvatici che spesso fanno capolino e da tantissimi turisti incuriositi. È una vera soddisfazione – conclude – poter dare corpo ad una visione ben precisa nella mia testa, che comunque condivido con il committente attraverso bozzetti preliminari”.
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Ricordiamo che nell’area si possono ammirare anche la bregostana gigante e il branco di cinque lupi, oltre a diverse sedute panoramiche dalle più particolari fogge: da quella a forma di drago, a quella con ali di libellula, fino ai troni o a alle sdraio giganti.